DENTISTA E CURE DENTALI PER BAMBINI
Carie e malocclusioni sono le malattie più frequenti nel cavo orale dei piccoli.
Sono anche patologie che possono essere prevenute grazie a un attento controllo che comincia a casa, da parte dei genitori: già dalla nascita, pulendo le gengive, che naturalmente all’uscita dei denti da latte.
Per evitare patologie odontoiatriche raccomandiamo di non far addormentare il bambino con il biberon riempito con bevande dolcificate, oppure con il ciuccio immerso nello zucchero o nel miele.
Queste cattive abitudini, per quanto calmino certe notti agitate, possono però causare la sindrome da biberon, che provoca gravi lesioni cariose.
Quando il bambino cresce, bisogna poi prestare particolare attenzione ai cibi e alle bevande che consuma.
Caramelle e merendine sono i cibi che più facilitano lo sviluppo della carie nei bambini, perché i loro residui si attaccano ai denti.
Se questi cibi sono sorvegliati speciali, raccomandiamo di prestare attenzione anche a qualsiasi residuo di cibo, che se non rimosso con l’igiene dentale, dà il via all’attacco degli agenti patogeni presenti nel cavo orale.
Che cos’è la pedodonzia?
La pedodonzia, detta anche odontoiatria pediatrica o infantile, è una parte dell’odontoiatria rivolta ai bambini e si occupa di prevenire l’insorgenza di carie dei denti da latte (detti più propriamente denti decidui), della loro cura e di intercettare eventuali malocclusioni.
DENTI DA LATTE: PERCHÉ È IMPORTANTE CURARLI?
Ai denti da latte va riservata la stessa cura che si dedica ai denti definitivi, anche se il loro destino naturale è di essere sostituiti con la crescita del bambino.
Infatti i denti da latte svolgono diversi ruoli fondamentali:
– favoriscono la corretta funzione
– masticatoria e fonetica,
– mantengono lo spazio
– guidano l’eruzione dei denti permanenti e la crescita del viso.
Inoltre, una carie profonda su un dente da latte provoca molto dolore al bambino e può causare infezioni sistemiche.
Quando si fa la prima visita dal dentista?
Consigliamo di portare il bambino a fare la prima visita dal dentista intorno al terzo anno di età, con controlli successivi ogni 6 mesi, man mano che la dentizione cambia. Il modo migliore per fare le visite dal dentista è che il bambino sia con i genitori, in occasione di una visita di controllo o di una seduta di igiene orale.
Questo accorgimento serve a familiarizzare con il dentista di famiglia e con l’attrezzatura dello studio.
La prima visita dal dentista è il momento giusto per:
– valutare la corretta alimentazione e igiene orale del bambino, l’utilizzo di biberon e ciuccio,
– verificare ’opportunità dell’utilizzo del fluoro
– intercettare eventuali disarmonie dentali e scheletriche.
Come preparare il bambino per la prima visita dal dentista?
Per aiutare il bambino a farsi curare senza difficoltà, suggeriamo ai genitori alcuni comportamenti da adottare prima della visita dal dentista:
- Le cure odontoiatriche fanno parte delle normali terapie mediche: non impaurite il bambino dicendo che il dentista fa male!
- Per lo stesso motivo, non dite mai al bambino che se farà il cattivo lo porterete dal dentista, né che questi gli farà una puntura o iniezione.
- Se il bambino chiede informazioni ditegli che il medico “guarderà” i suoi denti per essere sicuri che siano tutti sani. Non dite mai che il dentista “toglierà” un dente ammalato ma lo “curerà”.
- È meglio che il bambino sappia in anticipo che ci sarà un appuntamento per la cura dei denti. Date al bambino stimoli positivi e giocosi, per esempio dicendogli che andiamo dal dentista a contare i denti.
Domande e consigli
La pedodonzia, detta anche odontoiatria pediatrica o infantile, è una parte dell’odontoiatria rivolta ai bambini e si occupa di prevenire l’insorgenza di lesioni cariose dei denti da latte (decidui), della loro cura e di intercettare eventuali malocclusioni.
Perché sono importanti i denti da latte?
I denti da latte vanno ben curati e conservati per consentire il corretto sviluppo delle basi ossee, per mantenere lo spazio nell’arcata per i denti permanenti, per favorire una corretta masticazione ed una buona fonetica, per evitare dolore e, sotto l’aspetto psicologico, per la buona qualità della vita relazionale del bambino.
Perché è importante lavare i denti da latte?
È importantissimo spazzolare i denti da latte per rimuovere la patina formata da batteri e residui di cibo amalgamati con la saliva, detta placca batterica, che è la causa principale della formazione delle carie. Mantenere una buona igiene orale permetterà ai denti permanenti di nascere in un ambiente sano e non inquinato.
Come pulire i denti da latte?
I denti da latte devono essere spazzolati con uno spazzolino a setole morbide che abbia una testina sufficientemente piccola. Durante i primi anni, i denti del bambino devono essere lavati dal genitore che in tal caso si sostituisce completamente al piccolo. Piano piano il genitore educherà il bambino a lavarsi i denti da solo, sempre sotto la sua sorveglianza. Il movimento da eseguire con lo spazzolino è di tipo rotatorio, cercando di creare piccoli cerchi sovrapposti; a quantità di dentifricio da utilizzare non deve essere troppo abbondante; il tempo da impiegare è di circa 2 minuti. Vanno pulite bene tutte le superfici dei denti: esterne, interne e masticatorie.
Quale dentifricio usare?
Dentifricio al fluoro, perché rinforza lo smalto, lo rende più resistente e favorisce la remineralizzazione delle superfici attaccate dagli acidi prodotti dai batteri.
A quanti anni nasce nasce il primo dente permanente?
- A circa 5/6 anni il primo molare permanente nasce nella gengiva, dietro all’ultimo molaretto da latte. Non è preceduto da nessun dente da latte. Incisivi, canini e premolari, invece, vanno a sostituire incisivi, canini e molari da latte: man mano che il dente permanente si sviluppa, la radice del dente da latte si riassorbe, il dente inizia a muoversi e infine cade.
Vediamo nel dettaglio le tappe della dentizione permanente:
- 6-7 anni: spuntano i primi molari, dietro ai molari da latte;
- 6-7 anni: cadono gli incisivi centrali e vengono sostituiti;
- 7-9 anni: è la volta degli incisivi laterali;
- 8-10 anni: cadono i primi molari da latte e vengono sostituiti dai primi premolari;
- 9-11 anni: vengono sostituiti i canini;
- 10-12 anni: cadono i secondi molari da latte e vengono sostituiti dai secondi premolari;
- 11-13 anni: spuntano i secondi molari;
- 17-30 anni: spuntano i terzi molari, o “denti del giudizio”, che possono anche non comparire.
Mentre la dentizione da latte è composta da 20 denti (4 incisivi, 2 canini e 4 molari da latte per arcata), la dentizione permanente è composta da 32 denti: dopo i premolari, che sostituiscono i molari da latte, spuntano i primi, secondi e terzi molari (questi ultimi detti anche “denti del giudizio”): sei denti in più per arcata, dunque.
Cos’è e a cosa serve la sigillatura?
La sigillatura è una protezione che isola i solchi profondi difficili da pulire. In questo modo la superficie del dente risulta più liscia e quindi più difficilmente attaccabile dalla placca batterica.
È particolarmente consigliata nel:
- paziente cariorecettivo – ovvero bambini che hanno avuto già esperienza di carie sui denti da latte
- paziente diversamente abile
- denti con solchi profondi
Che cos’è la fluoroprofliassi?
L’applicazione topica di fluoro aiuta a prevenire la carie, rinforza la struttura dello smalto dei denti e riduce gli effetti dannosi della placca.
Cosa fare se si frattura un dente?
È molto importante conservare il frammento immerso nel latte e recarsi prontamente dal dentista avvisando telefonicamente lo studio.
Cos’è l’ortodonzia
L’Ortodonzia è una specialità che si occupa di ricreare un allineamento corretto dei denti nel rispetto delle strutture del viso e della bocca, migliorandone l’equilibrio funzionale ed estetico. 3 anni è l’età giusta per la prima visita ortodontica del bambino, perché si possono affrontare quei problemi che, andando avanti con gli anni, diventano inevitabilmente più complicati da trattare.
L’ossatura di un bambino può crescere in maniera molto disomogenea a seconda del soggetto, sia per fattori genetici, sia per posture scorrette. Se il vostro bambino presenta affollamento dentale, difficoltà di respirazione o nel chiudere i denti, è indispensabile rivolgersi ad uno specialista in ortodonzia per una visita di controllo, in sinergia con il foniatra e il logopedista.
Ignorare e sottovalutare un problema ortodontico comporta un serio rischio perché il sistema corporeo acquisisce come normalità la malocclusione, compromettendo la funzione masticatoria e la crescita ossea. In molti casi un intervento precoce raggiunge risultati che non è possibile ottenere a crescita ultimata. Da lì si valuterà come procedere e se è opportuno usare un apparecchio dentale

Due principali gruppi di apparecchi ortodontici
Ignorare e sottovalutare un problema ortodontico comporta un serio rischio perché il sistema corporeo acquisisce come normalità la malocclusione, compromettendo la funzione masticatoria e la crescita ossea. In molti casi un intervento precoce raggiunge risultati che non è possibile ottenere a crescita ultimata.
apparecchio fisso
composto da placchette metalliche o di ceramica fissate ai denti mediante tecnica adesiva oppure da mascherine disinseribili;
apparecchio rimovibile
dispositivo medico che si “aggancia” ai denti, che può essere rimosso dal paziente e dallo specialista per adattarlo e poi reinserirlo. La sua efficacia è dovuta alla permanenza attiva nel cavo orale, è necessario – pertanto – tenere presente che un apparecchio ortodontico deve essere portato per un determinato numero di ore al giorno per essere efficace
Logopedia
La figura del Logopedista in uno studio dentistico è oggi fondamentale non solo per il ripristino delle funzioni orali dopo un’intervento ma anche per correggere, assieme al Foniatra e all’Ortodonzista, particolari disturbi che non riguardano solo la masticazione o il corretto ordinamento dentale. A tutte le età possono esserci problemi di deglutizione, respirazione, fonazione, articolazione verbale e masticazione.
L’alterazione di tali funzioni si presenta con sintomi quali, ad esempio: respirazione orale, problemi di masticazione, difficoltà nella deglutizione di alcuni cibi, malocclusione dentale, distorsione nella pronuncia di alcuni suoni, difficoltà o impossibilità nell’utilizzare la protesi dentale.
I logopedisti di Ippocrate sono appositamente formati per lavorare con i bambini e in sinergia con gli altri specialisti dello studio dentistico.
Il trattamento logopedico, agendo sulla muscolatura orale, facciale, linguale e respiratoria in maniera non invasiva, consente di riequilibrare le funzioni alterate, ripristinando un corretto equilibrio muscolare oro-facciale.
Il trattamento prevede il coinvolgimento attivo del bambino / Adolescente e si inserisce all’interno di un approccio globale che vede coinvolte altre figure professionali quali il foniatra, l’odontoiatra, l’ortodontista, il chirurgo maxillo-facciale, l’otorinolaringoiatra. In quest’ottica la terapia logopedica può essere effettuata prima o dopo il trattamento ortodontico oppure a seguito di un intervento chirurgico maxillo-facciale, a seconda delle peculiarità del caso.
È frequente poi che, a seguito di riabilitazioni protesiche di intere arcate dentali, il ruolo della logopedista divenga fondamentale per riportare la funzionalità neuro-muscolare facciale ed orale, persa anche parzialmente, allo stato di equilibrio e di benessere.

